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Città di Subiaco

Affidamento delle aree di accesso al laghetto di San Benedetto: doverosi chiarimenti

In merito alle notizie stampa circa presunte “imperfezioni” relative alla procedura di gara per la “gestione in concessione dell’area di accesso e dell’area attrezzata in prossimità del sito naturalistico denominato Laghetto di San Benedetto e previsione di installazione di un punto ristoro per la somministrazione di alimenti e bevande” (indetta con determinazione dirigenziale n. 102, RG n. 223 del 19.05.2020), si specifica quanto segue:

il Comune di Subiaco ha regolarmente espletato tutte le procedure di gara finalizzate a raccogliere progetti e attività di gestione relativamente all’area di accesso al sito naturalistico.

Al termine di suddetta gara pubblica, la proposta del soggetto selezionato, è stata inviata con immediatezza alla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, Area Valutazione d’Incidenza e Risorse Forestali della Regione Lazio in data 24.06.2020 per la fase cd di screening relativamente al “progetto di gestione” presentato dal privato.

Tale fase di screening ha confermato che, per le attività proposte, NON occorre alcune Valutazione di incidenza (ai sensi dell’articolo 5 del D.P.R. n.357 dell’8 settembre 1997).

La Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, Area Valutazione d’Incidenza e Risorse Forestali della Regione Lazio, esaminata la documentazione inviata dal Comune di Subiaco, ritenendo condivisibile la finalità di controllo degli accessi nel sito, con conseguente contenimento del disturbo antropico, ha comunicato “che sulla base della documentazione circa le attività descritte si rileva che la presenza di un soggetto gestore possa essere elemento di maggior tutela del sito in quanto garantisce la limitazione del numero almeno nei giorni di maggior afflusso […] In considerazione degli obiettivi di conservazione della ZPS e della natura ed entità delle attività, si ritiene che non comportino interferenze significative, dirette o indirette, sugli habitat di specie e le specie di interesse unionale elencati nel Formulario standard del Sito.”  – dichiarando che l’istruttoria deve pertanto considerarsi favorevolmente conclusa.

La prescrizione presentata dalla Direzione è di attenersi, per le attività di manutenzione del verde previste, alle modalità idonee per i siti “Natura 2000”.

L’affidamento, quindi, espletate le procedure necessarie, è stato perfezionato e prenderà avvio da sabato 11 luglio.

Si specifica, ancora una volta, che le attività oggetto di gestione sono inerenti alle aree prospicienti al laghetto stesso, che constano già la presenza di una strada asfaltata aperta al traffico, di un’area di sosta per i visitatori oltre ad infrastrutture varie e che la finalità è proprio quella di limitare il flusso incontrollato e la pressione sul sito naturalistico, rendendolo invece congruo e sostenibile, al fine di maggiormente tutelarlo e preservarlo.

Tali evidenze mostrano che quanto sollevato nelle scorse settimane, con eccessivo clamore mediatico, non aveva riscontro nella realtà dei fatti: non sarebbe stato possibile sottoporre a screening, per un’eventuale valutazione d’incidenza, un mero bando di gara.

Infatti il bando di gara prevedeva una cornice di indicazioni amministrative: ai concorrenti era demandata l’elaborazione del progetto definito di attività di gestione.

Appare chiaro che ad essere valutato dalla Direzione Regionale sarebbe stato il progetto selezionato all’esito della procedura di gara e non il bando presupposto, per sua natura provo degli elementi da valutare, appunto.

Il Comune di Subiaco – proprio al fine di tutelare la correttezza della procedura amministrativa in corso – si è astenuto dal prendere posizione sulle polemiche sollevate è solo oggi – a gara conclusa – ha chiarito alla cittadinanza il proprio operato.

Si ribadisce infatti che l’intenzione dell’amministrazione è finalizzata – attraverso l’adozione di tali misure – esclusivamente a tutelare il sito, ad eliminare ogni forma di fruizione incrollata e massiva, a monitorare le modalità di fruizione e a valorizzare di uno dei luoghi di maggior pregio naturalistico del territorio, all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.