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Città di Subiaco

INTITOLAZIONE PIAZZETTA A DON PAOLO PECORARO – 14 settembre 2021

Il 14 settembre, alle ore 18.30, nello slargo prospiciente la sua abitazione, tra Via Solferino e Vicolo Sdrucciolo, sarà intitolata una piazzetta a “Don Paolo Pecoraro”, medaglia di bronzo al valor militare, punto di riferimento culturale per il panorama  nazionale e internazionale.

Dopo la deliberazione della Giunta Comunale n.72 del 19 maggio 2021, la Prefettura di Roma ha decretato l’accoglimento della proposta con decreto del 13 agosto 2021, a seguito del parere favorevole della Società Romana di Storia Patria.

Alla cerimonia di intitolazione interverranno esponenti del Comitato Studi “Don Paolo Pecoraro”, promotori, insieme al Comune di Subiaco, della richiesta.

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Nato a Roma il 7 maggio 1916, prima di diventare sacerdote, Paolo Pecoraro fu parte attiva nella costruzione e fondazione del movimento politico della Sinistra Cristiana. Noto è il cosiddetto Appunto Pecoraro, con il quale egli definiva le motivazioni per cui riteneva necessario l’impegno attivo dei cristiani nella lotta contro i regimi fascista e nazionalsocialista. Ordinato sacerdote nel 1940, non abbandonò l’impegno politico, ma fu elemento attivo della Resistenza romana insieme con Adriano Ossicini. Fu fondatore e giornalista della “Voce Operaia”. Il musicista Ennio Morricone in un’intervista ricordò di aver incontrato il prete partigiano don Pecoraro a piazza Colonna poco prima dell’attentato di via Rasella.

Durante gli anni della dittatura fascista, dopo la soppressione dei gruppi scout, don Pecoraro riorganizzò i gruppi giovanili in semiclandestinità, sotto la sigla “Dante e Leonardo”. Il 12 marzo 1944 in piazza San Pietro, dopo l’udienza di papa Pio XII, don Paolo Pecoraro, attorniato dai ragazzi delle associazioni giovanili da lui dirette, inneggiò alla cacciata degli invasori tedeschi da Roma e per questo fu arrestato. Sebbene in molti abbiano favoleggiato sull’episodio nel tentativo di dargli una coloritura bozzettistica (Giulio Andreotti, Luigi Magni), questo fatto è ricordato dagli storici come l’unica manifestazione pacifica condotta in Europa contro il Nazifascismo. Dopo la Liberazione, per la sua azione nella Resistenza, don Pecoraro fu insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Nel 1949 (probabilmente), don Paolo Pecoraro giunse a Subiaco in veste di insegnante di Latino e Storia presso l’Istituto Magistrale “G. Braschi”. Il “Braschi” divenne il luogo in cui svolse il suo ruolo prima di professore e poi di preside, fino al 1986 (anno del suo pensionamento), ottenendo peraltro l’apertura di una sezione di Liceo Classico e formando intere generazioni di giovani della valle dell’Aniene. In veste di sacerdote, la sua presenza in Subiaco offrì un contributo notevole al clero locale e alla schiera dei fedeli, sebbene don Pecoraro restò sempre incardinato nelle fila del clero romano: si ricordano le sue celebrazioni in Sant’Andrea e nella cappella della Madonna delle Grazie.

Durante gli anni sublacensi, don Pecoraro animò la vita culturale locale fondando il cineforum, attivo per diversi anni presso il cinema Ariston, e il circolo della FUCI (Federazione Universitari Cattolici Italiani). Fu scrittore e insigne studioso di Dante Alighieri e della Divina Commedia. Le osservazioni astronomiche condotte a proposito dei riferimenti astrali contenuti nel poema divino si protrassero per interi anni, finché furono raccolte nel volume Le Stelle di Dante, pubblicato a Roma dall’editore Bulzoni nel 1987, ma concepito e scritto quasi per intero a Subiaco. Il volume raccoglie una quantità enorme di dati e di interpretazioni che ne fanno un’opera di interesse unico nel panorama della dantistica internazionale per novità e originalità. Don Pecoraro fu esegeta della Divina Commedia, fornendo commenti e interpretazioni completamente inediti durante le Lecturae Dantis organizzate da lui stesso, dapprima a Subiaco e poi attraverso diversi canali televisivi.

Fu inoltre studioso di teologia, di letteratura classica e di filosofia. I suoi contributi negli anni sono stati pubblicati su giornali e riviste di tutta Italia.